Ricorre il 9 maggio la Giornata dell’Europa, per ricordare l’anniversario della Dichiarazione Schuman (1950): una proposta di un nuovo organismo che promuovesse la cooperazione politica tra i Paesi europei, atto di avvio del processo di integrazione europea, che ha determinato la nascita dell’Unione europea. Il 2023 è l’Anno europeo delle competenze, finalizzato ad aiutare i cittadini europei a ottenere le giuste competenze per inserirsi proficuamente nel mondo del lavoro.
Per celebrare tale occasione, in Italia le istituzioni europee organizzano diversi eventi per rilanciare il forte messaggio della Dichiarazione Schuman: tra questi a Roma, presso il centro “Esperienza Europa – David Sassoli” è stata presentata la visita virtuale del Parlamento europeo nel Metaverso.
Il Ministero dell’Istruzione ha quindi selezionato, in tutto il territorio italiano, 10 scuole Secondarie di secondo grado, i cui studenti hanno avuto l’opportunità di prendere parte alle manifestazioni presso la Capitale tra l’8 e il 9 maggio: 80 ragazzi in rappresentanza degli 8 milioni di studenti italiani. E l’istituto Martinetti di Caluso è una di queste.
4 studenti del Martinetti sono stati ospiti a Roma, nella meravigliosa cornice di palazzo Taverna, ora sede dell’EIIS: i ragazzi hanno preso parte a un hackathon, che li ha visti impegnati in una sfida imperniata sui temi delle 4 competenze dell’Agenda 2020. Suddivisi in otto squadre eterogenee sia per provenienza territoriale, sia per grado di istruzione, sono stati chiamati a definire quali saranno le competenze necessarie ad affrontare la complessità del futuro, nell’ambito della transizione ecologica, della transizione digitale, della giustizia sociale e della resilienza.
Dal confronto e dalla progettazione sono poi scaturite 4 stanze virtuali della casa di tutti, l’Europa, visibili nel metaverso. I frutti del loro lavoro sono infine stati presentati al Ministro dell’Istruzione Valditara.
L’intera esperienza si pone l’obiettivo di promuovere lo sviluppo delle competenze necessarie a migliorare la qualità del lavoro, al fine di poter contribuire non solo al progresso economico e tecnologico del nostro paese, ma di realizzare una maggiore uguaglianza sociale, fondata su un nuovo Umanesimo, che possa dialogare e confrontarsi con i paradigmi della società 4.0.
Turletti A., Savoia S.
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