In un momento molto particolare della storia, in cui guerre imperversano all’interno e fuori del nostro continente, facendo riemergere atavici conflitti, il Giorno della Memoria diventa a Caluso un momento di educazione alla pace. Infatti, in occasione dell’anniversario dell’apertura dei cancelli del campo di sterminio più tristemente noto della storia, Auschwitz, alcuni studenti dell’IIS Martinetti hanno accompagnato gli allievi delle classi terze della Scuola Secondaria di Primo grado in una Memowalk alla scoperta degli ebrei croati internati a Caluso fra il 1941 e il 1943. Si è trattato di una attività di continuità, un apprendimento itinerante a tappe in cui gli studenti del Liceo Martinetti in qualità di ciceroni hanno raccontato come la Seconda Guerra Mondiale non sia soltanto un episodio da studiare sui libri, ma una barbarie che ha colpito allo stesso modo le grandi città e i paesini come Caluso.
Richiamando alcune caratteristiche del periodo storico in oggetto, le autorità intervenute per la cerimonia presso il Memoriale calusiese in Piazzetta Ninfa Albaluce, hanno sottolineato l’importanza di adoperarsi per una società più inclusiva e cooperante alla luce dello studio della storia; questo è stato il messaggio in vario modo sottolineato dal Dirigente Scolastico dell’IIS Martinetti, prof.ssa Katia Milano, e dal Dirigente Scolastico dell’IC Caluso, prof.ssa Paola Bianchetta. Il Sindaco del Comune di Caluso, arch. Maria Rosa Cena, ha voluto esortare i ragazzi a non dimenticare il passato della nostra comunità per costruire un’identità più solida ed ha omaggiato il Memoriale con un mazzo di fiori gialli come la stella che erano costretti ad indossare gli ebrei. Gli studenti invece hanno posto sul basamento del Memoriale alcuni sassi, secondo l’usanza ebraica.
L’installazione e la formella commemorativa di Via Bettoja, realizzate grazie al contributo del Comune di Caluso, della Comunità Ebraica di Torino, dell’Istituto De Levy contro gli antisemitismi e dell’istituzione statunitense TOLY, The Olga Lengyel Institute, sono state stimolo per riflettere sul riverbero della macrostoria sulla microstoria; l’attività in continuità ha svolto un compito educativo, ma anche orientativo, perché
gli studenti più giovani hanno compreso il funzionamento e l’articolazione di alcune attività delle Scuole Superiori, a cui si apprestano ad iscriversi proprio in questi giorni.
Il Memoriale – che dopo due anni di lavoro, regala la sua bellezza – e la formella svolgono e svolgeranno un ruolo di storia pubblica, un servizio di memoria storica per la comunità cittadina.
Orsini I.
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