L’istituto Martinetti di Caluso partecipa al progetto EcoSchools, che prevede l’attivazione di iniziative e buone pratiche allo scopo di rendere la scuola più green ed attenta alle tematiche ambientali, anche e soprattutto attraverso i comportamenti quotidiani di tutti i soggetti che compongono la comunità scolastica. Ce ne offrono un quadro più dettagliato gli studenti dell’Eco-comitato, che curano le attività connesse al progetto.
Questo articolo sarà “green”, sia perché noi non utilizziamo la carta per scrivere, sia perché si parlerà di come la nostra scuola stia affrontando l’obiettivo dell’Eco-Schools, un programma della FEE (Fondazione per l’Educazione Ambientale) che promuove la sostenibilità attraverso l’educazione ambientale e la gestione ecologica dell’istituto scolastico. Questo progetto mette in campo gli studenti con incarichi veri e propri, dai controlli della raccolta dei rifiuti o dei consumi di gas, luce e acqua fino alla cura del giardino stesso.. E’ essenziale, infatti, che gli studenti conoscano e prendano consapevolezza della biodiversità del giardino, iniziando a conoscere meglio le piante e gli animali che circondano la scuola. Sono nate alcune idee per rendere la scuola più ecologica, ad esempio la riduzione del consumo dell’acqua nelle bottiglie di plastica, incentivando l’uso della personale borraccia, prelevando così l’acqua dagli appositi erogatori, oppure, come suggeriscono alcuni studenti, utilizzare l’acqua dei rubinetti dei bagni, dal momento che risulta essere potabile.
Spostandosi nel nostro giardino, le idee sarebbero usare una compostiera per gli scarti organici e catalogare le specie botaniche e predisporre schede con QR code, coltivare specie botaniche ad uso tintorio o per fabbricare saponi.
Dal giardino al bar è un attimo, perché anche qui i le proposte di cambiamento risultano essere variegate, come riciclare i fondi del caffè, in modo tale da ottenere un ottimo fertilizzante, o proporre cibi a basso impatto ambientale.
Le soluzioni ci sono, bisogna solo metterle in pratica, ma in questo caso ci sono già i “lavori in corso”; l’obiettivo non è solo ottenere la bandiera verde che permette una maggiore comunicazione tra le scuole a livello internazionale, ma è soprattutto fare del bene al nostro pianeta.
Valentina Di Biase 4D
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